Articolo di Cristina Casadei sul Sole24Ore in vista del nuovo incontro in Abi per il rinnovo del Ccnl. Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Lando Maria SIleoni: centrale la posizione di IntesaSanpaolo sulla parte economica.
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘NO PASSI INDIETRO SU CONTRATTO E AUMENTO 435 EURO’ = Roma, 7 set. (Adnkronos) – ”Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi bancari e, per nascondere questa situazione, il focus sarà spostato sulla parte economica, dove, però, il sindacato non farà alcun passo indietro» sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro. La tassa sugli extraprofitti delle banche «non potrà pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari”. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle banche italiane. ”La premessa del prossimo incontro per la parte economica è nella decisione del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potrà non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo bancario italiano” ha spiegato il segretario generale della Fabi. Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, SILEONI ha detto che c’è ”la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volontà, da parte nostra di condividerla con le banche. Ma il problema non è tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune banche non hanno né un progetto definito né una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino ad oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri”. (Rem/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 07-SET-23 09:58
Banche: SILEONI, no passi indietro su aumento 435 euro = (AGI) – Roma, 7 set. – “Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi bancari e, per nascondere questa situazione, il focus sara’ spostato sulla parte economica, dove, pero’, il sindacato non fara’ alcun passo indietro” sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle banche italiane. La tassa sugli extraprofitti delle banche “non potra’ pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari”, ha aggiunto SILEONI. “La premessa del prossimo incontro per la parte economica e’ nella decisione del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potra’ non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo bancario italiano”, ha spiegato il segretario generale della Fabi. Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, SILEONI ha detto che c’e’ “la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volonta’, da parte nostra di condividerla con le banche. Ma il problema non e’ tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune banche non hanno ne’ un progetto definito ne’ una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino a oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri”. (AGI)Red/Gio 071015 SET 23
BANCHE, Sileoni: no passi indietro su aumento 435 euro in contratto BANCHE, Sileoni: no passi indietro su aumento 435 euro in contratto Tassa su extraprofitti non potrà pesare su negoziato per rinnovo Milano, 7 set. (askanews) – “Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi BANCAri e, per nascondere questa situazione, il focus sarà spostato sulla parte economica, dove, però, il sindacato non farà alcun passo indietro” sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro. Quanto alla tassa sugli extraprofitti delle BANCHE “non potrà pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei BANCAri”. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle BANCHE italiane. “La premessa del prossimo incontro per la parte economica è nella decisione del Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potrà non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo BANCArio italiano” ha spiegato il segretario generale della Fabi. Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, Sileoni ha detto che c’è “la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volontà, da parte nostra di condividerla con le BANCHE. Ma il problema non è tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune banche non hanno né un progetto definito né una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino ad oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri”, ha concluso. Bos 20230907T141658Z
Banche: Fabi, no passi indietro su aumento 435 euro in contratto Milano, 7 set. (LaPresse) – “Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro, che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi bancari e, per nascondere questa situazione, il focus sarà spostato sulla parte economica, dove, però, il sindacato non farà alcun passo indietro” sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro, con la tassa sugli extraprofitti delle banche che “non potrà pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari”. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle banche italiane. “La premessa del prossimo incontro per la parte economica è nella decisione del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potrà non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo bancario italiano”, ha spiegato il segretario generale della Fabi. (Segue). ECO NG01 ccl/mch/fed 071003 SET 23
Banche: Fabi, no passi indietro su aumento 435 euro in contratto-2- Milano, 7 set. (LaPresse) – Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, SILEONI ha detto che c’è “la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volontà, da parte nostra di condividerla con le banche. Ma il problema non è tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune banche non hanno né un progetto definito né una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino ad oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri”. ECO NG01 ccl/mch/fed 071003 SET 23
BANCHE: SILEONI “NO PASSI INDIETRO IN CONTRATTO SU AUMENTO 435 EURO” ROMA (ITALPRESS) – “Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi BANCAri e, per nascondere questa situazione, il focus sarà spostato sulla parte economica, dove, però, il sindacato non farà alcun passo indietro” sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro. La tassa sugli extraprofitti delle BANCHE “non potrà pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei BANCAri”. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle banche italiane. (ITALPRESS) – (SEGUE). tvi/com 07-Set-23 10:31 NNNN
BANCHE: SILEONI “NO PASSI INDIETRO IN CONTRATTO SU AUMENTO 435 EURO”-2- “La premessa del prossimo incontro per la parte economica è nella decisione del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potrà non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo BANCArio italiano” ha spiegato il segretario generale della Fabi. Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, Sileoni ha detto che c’è “la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volontà, da parte nostra di condividerla con le BANCHE. Ma il problema non è tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune BANCHE non hanno né un progetto definito né una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino ad oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri”. (ITALPRESS). tvi/com 07-Set-23 10:31 NNNN
BANCHE, SILEONI: NO PASSI INDIETRO IN CONTRATTO SU AUMENTO 435 EURO (9Colonne) Roma, 7 set – “Non essendoci un progetto comune sulla parte normativa e su come gestire i cambiamenti del lavoro che devono passare da una regolamentazione nazionale e da una attuazione nei gruppi, con gli accordi di secondo livello, si creeranno inevitabilmente delle divisioni fra i gruppi BANCAri e, per nascondere questa situazione, il focus sarà spostato sulla parte economica, dove, però, il sindacato non farà alcun passo indietro» sulla richiesta di aumento medio mensile di 435 euro. La tassa sugli extraprofitti delle BANCHE «non potrà pesare sul negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dei BANCAri”. Lo ha detto, in una intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione al negoziato in corso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle BANCHE italiane. «La premessa del prossimo incontro per la parte economica è nella decisione del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso. Il Casl Abi non potrà non considerare quella posizione che va ritenuta come la dichiarazione politica del primo gruppo BANCArio italiano» ha spiegato il segretario generale della Fabi. Per quanto riguarda ancora la parte normativa del contratto, Sileoni ha detto che c’è «la comprensione dei cambiamenti del modello organizzativo e del lavoro e la volontà, da parte nostra di condividerla con le BANCHE. Ma il problema non è tanto sindacale, visto che noi abbiamo presentato una piattaforma molto articolata e complessa, quanto datoriale. All’interno del Casl di Abi, alcune BANCHE non hanno né un progetto definito né una visione rispetto a dove portare il proprio gruppo. Fino ad oggi non lo hanno espresso, vedremo nei prossimi incontri». (red – deg) 071204 SET 23